Il primo libro
Nel 1958 una casa farmaceutica tedesca lanciò sul mercato un farmaco. A causa di poveri test di laboratorio, questo farmaco basato sulla Talidomide, causava malformazioni nei futuri bimbi le cui madri lo avevano assunto in gravidanza. Io sono uno di quelle migliaia di bimbi nati tra il 58’ e il 65 anno in cui il prodotto venne ritirato dal commercio.
Il libro narra della mia storia in relazione alla mia mano destra che è focomelica.
Il racconto, leggero e ironico conduce il lettore ad una nuova coscienza di cosa significhi e come vive una persona affetta dalla nascita da sindrome da Talidomide. E non necessariamente deve vivere male.
Il libro è accompagnato da informazioni storiche sulla vicenda.
3 maggio 2016 at 23:01
Bello!! letto tutto di un fiato…consigliato!!
Complementi, Donato!
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4 maggio 2016 at 10:35
Ciao e grazie.
p.s. sei Riccardo Polenghi o Riccardo Penati ?
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4 maggio 2016 at 10:37
Polenghi… sei Riccardo ma iscriviti e segui il sito.
donato
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6 maggio 2016 at 11:11
Bellissimo libro. Per me che sono un amante delle storie avvincenti, questa è stata profonda e trascinante. Mi sono divorato il libro in una giornata. Complimenti Donato!
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7 maggio 2016 at 9:00
Un libro che si lascia leggere pagina dopo pagina, che ti fa sentire le emozioni vissute durante tutta una vita, un libro che per me e mio padre avrà per sempre un significato importante. Dopo aver letto il libro ho avuto il piacere di conoscere Donato, una persona splendida che mi sento di ringraziare pubblicamente per la sua disponibilità.
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7 maggio 2016 at 11:21
Grazie,
Anche per me è stato un piacere conoscerti ed aiutarvi.
Donato
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12 maggio 2016 at 16:39
Sono tra le Fortunate ad aver letto il libro : l’ho fatto in una sera perché più mi addentravo nella lettura è più volevo andare avanti . Era come avere davanti a me L’ AUTORE( che peraltro non conoscevo) e ascoltare il suo racconto, la sua esperienza . Le parole mi hanno toccato Mente e Cuore, e ho voluto subito scrivere una mail per manifestare il mio entusiasmo a colui che l’ha scritto dicendogli di continuare a scrivere . Complimenti Donato ! Sei un Essere davvero Speciale !!!!!
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12 maggio 2016 at 17:03
… grazie.
non so’ cosa dire.
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12 maggio 2016 at 17:01
Buon giorno!
Sono stato in libreria, ho ordinato il libro, l’ho ritirato e … letto tutto d’un fiato!
Seguirò l’indicazione del retro della ricevuta fiscale del “carinissimo ristorante di Primolato” e farò conoscere il libro alle alle mie mailing list.
Però prima desidero dirle che il libro contiene molti spunti di riflessione: senza volerlo, lei è un grande Filosofo!
La parte concreta (nelle proposte) è interessante, e mi piace il suo approccio col mondo dell’handicap.
Condivido anche la sua sete di verità che, a mio parere, deve venire prima dei risarcimenti…. lo dico sempre ai miei amici emofilici …
Davvero da incorniciare il capitolo “Esposizione”.
Un caro saluto
Marco
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25 maggio 2016 at 19:14
Ho conosciuto Donato -l’autore- e letto il libro. Sembra un libro “ordinario” persino un pò naif; per questo è bello: è un libro semplice ma non facile, come il suo scrittore che pare essere arrivato a un distillato di vita attraverso fatica e dolore e ora sorride…saggiamente!
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25 maggio 2016 at 19:26
Grazie. Apprezzo molto il “saggiamente”
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25 maggio 2016 at 19:50
Ciao Donato,
voglio ringraziarti ancora per aver scritto “la mia mano destra”. Ne ho già acquistate diverse copie che ho dato a persone che hanno figli con problemi e ritengo che il tuo libro li possa aiutare. Noi siamo cresciuti “arrangiadoci” e facendo le cose in modo naturale senza stare a pensare come posizionare le mani; ma molti genitori si chiedono come farà mio figlio? Il tuo libro mi aiuta a spiegare loro come le cose avvengano in modo fludo e naturale e che i problemi più grandi siano nella struttura mentale delle persone “normali” più che nella disabilità in sè.
Ti ringrazio ancora con tutto il cuore.
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