mi trovo oggi a cominciare una campagna per poter raggiungere un obbiettivo che, una volta raggiunto permetterà al mio secondo libro di essere pubblicato e distribuito da una casa editrice seriamente.
Contento di questa nuova sfida stavo invitando amici e conoscenti a partecipare alla campagna dimenticando però un fatto: qual è la motivazione ultima? Perché uno dovrebbe partecipare a questa campagna promuovendola, comperandosi dei libri e condividendola?
Ho dato per scontato che questa motivazione fosse conosciuta e condivisa. Errore. La mia motivazione non è stata ricordata a chi la conosce o addirittura comunicata a chi non la conosce. Per cui devo assolutamente provvedere a sistemare questo.
Penso che la vera soluzione ai problemi delle persone, ai problemi che leggi sui giornali e ai problemi a cui i politici vorrebbero trovare una soluzione risiede nella capacità delle persone di cercare la verità. Non importa quanto ignorante una persona sia, se cerca la verità e con questo intendo quella curiosità insita nella vita presente nei bambini, lui sarà un uomo libero. Non importa quanto uno sia colto, quanto sappia e quante lauree possegga, nel momento in cui smette di cercare la verità è schiavo, quantomeno delle sue idee che possono non sempre essere adatte.
La ricerca della verità è un gradino sopra a conoscere e ad essere acculturato. È uno stimolo. È un fare non un essere.
Penso che in qualità di autore io possa umilmente stimolare il lettore a pensare con la propria testa, a porsi delle domande e ad uscire dalla gabbia della conoscenza imposta. E questa, la propria capacità di farsi domande, di essere curioso, di chiedere, è la soluzione ultima alla guerra. Chi mai potrebbe ingannare un popolo informato e trascinarlo in una guerra?
La campagna di book road è un gradino di questo scopo che io ho e se anche tu lo condividi partecipa e aiutami nella campagna.