Non è che io sia contrario a comunicare idee politiche; sono contrario a spaventare, ad allontanare, a far diventare odioso il mondo della politica. E il libro Seduto nel deserti a bere un tè con Gheddafi è un sistema per comunicare idee di vario spessore. Per esempio conosci la teorica storia (differente) di tangentopoli e cosa c’è stato dietro ad essa? Io l’ho inserita nel libro all’interno del racconto,può essere conosciuta e compresa . È vantaggioso imparare la storia leggendo uno scorrevole romanzo. C’è meno nervosismo e più capacità di analisi. E con esso puoi imparare delle cose senza sentirti turbato o agitato da notizie catastrofiche. Imparare serve. Spaventarsi o turbarsi no.
Ho avuto il piacere di leggere “Seduto nel deserto a bere un te’ con Gheddafi”, che ho “divorato”, perché ha un bel ritmo che invoglia la lettura. I cambi di scena e la varietà del racconto hanno stimolato la mia curiosità (oltre che per la trama anche per il contesto ambientale), trascinandomi nella storia; per non parlare del picco finale che mi ha colto letteralmente di sorpresa!
Ho apprezzato varie perle di saggezza, gettate qua e la’, a stimolare pensieri costruttivi.
Grazie all’autore per la piacevole lettura e grazie e mio figlio Marco per avermela proposta. Marina P.
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Grazie a te per aver letto il libro e per il commento positivo. Senza abusare della tua pazienza lo potresti copiare anche su ilmiolibro.it ? e non dimenticare le stelle di valutazione.
Ancora grazie.
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