Progetto didattico

Mia nipote ha cominciato lo scorso settembre la sua prima elementare. Ho seguito con interesse le sue vicende di studente e ad un certo punto ne sono stato coinvolto. Per me l’esperienza è stata simpatica ed ho cominciato a prendere delle note per un nuovo libro.

Eccovi l’introduzione.

Introduzione
 

“I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso.”  Christian Bobin

Io non sono un maestro ma un nonno che adora sua nipote Giulia.

Mio padre usava il termine studiare nella sua definizione più primitiva: osservare qualcosa da cui apprendere delle informazioni, informazioni che in seguito aiuteranno a risolvere un problema. Mio padre aveva conseguito la quinta elementare. A volte me lo trovavo a guardare una scala a cui doveva fare una ringhiera di ferro battuto, e informandomi di cosa stesse facendo, lui rispondeva che la stava studiando.  Questa accezione della parola studio  è quella che adoro di più perché alle persone piace studiare come descritto da mio padre, alle persone piace apprendere e conoscere. Ma sembra che  una altissima percentuale di loro smarrisca questa abilità e piacere durante la scuola.

Nella mia attività oltre che aver scritto libri, ho anche fatto l’istruttore  su materie di carattere tecnico. Nel mio lavoro mi hanno pagato per spiegare come funzionava l’installazione di reti. Era iniziato per scherzo, però qualcuno mi aveva notato ed aveva iniziato a pagarmi  per questo. Ho quindi una discreta esperienza nella trasmissione di concetti e di nozioni così che possano essere usati. Mi sono trovato ad essere ammirato da ingegneri mentre spiegavo loro la differenza tra “digitale” e “analogico” e mi sono trovato insieme ad installatori che capivano quello che dovevano fare solo per la corretta enfasi su nozioni importanti nelle istallazioni. Conosco la tecnologia di Studio del filosofo americano L. Ron Hubbard, che mi ha permesso e ancora oggi lo fa, di studiare e di interessarmi alle cose. 

Quest’anno la mia nipotina Giulia ha cominciato il suo primo anno scolastico. Per piacere ho cominciato a prendermi cura dei suoi compiti scoprendo però che l’attività non era veramente scontata e semplice. Mentre l’aiutavo con i suoi compiti mi sono ripromesso di scrivere degli appunti per realizzare in futuro un testo interessante per chiunque voglia saperne di più sulla trasmissione di concetti e che voglia soprattutto far vincere i propri figli o nipoti nella vita non facendogli perdere la capacità di apprendere, abilità fondamentale per avere in futuro delle persone di valore e soprattutto libere.

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