400 Parole al giorno 24/28

Articolo 24 di 28

Nel Futuro (seconda parte)

“Capisco, immagino che tu non voglia nemmeno un caffè o acqua e che muoia dalla voglia di relazionarmi subito su quanto è successo”.

“No, un caffè lo bevo volentieri, in effetti ne ho bisogno e nel caso tu li abbia, gradirei anche qualcuno di quei biscotti che mi hai offerto la volta scorsa, solo tu riesci a trovarne di così buoni.”

Heller si alzò e preparò da buon ospite quanto richiesto. Sapeva che i buoni rapporti con i subordinati comportano un po’ di buone maniere ed agì di conseguenza servendo Hernes che parve riprendere un po’ di colore.

“Bene ora che sei a posto mi vuoi raccontare cosa sarebbe successo di così allarmante e catastrofico da essere più importante di un problema familiare?”

Hernes si schiarì la voce e fissò un oggetto sul tavolo per evitare lo sguardo di Heller. Iniziò quindi a raccontare al suo diretto superiore.

“Ieri una squadra di vigilanza ha rilevato un’infrazione nella gestione della privacy. Una serie di informazioni è stata data liberamente ai venditori di Luna 3 che conosciamo come immobiliaristi poco propensi a rispettare le procedure, del resto non è un caso se vivono lì. Queste informazioni sono relative alla previsione di nascite della comunità che sovraintendo. Potrebbe sembrare un furto ma purtroppo non è così, si è trattato di pura leggerezza gestionale da parte di due impiegati e di un dirigente.”

“Stai scherzando?” Disse seriamente Heller, mentre cercava di fermare un rigurgito acido che in quel momento gli stava salendo dallo stomaco.

“Sfortunatamente no!”

“Come è stato possibile? Come è stato possibile che una legge tanto semplice e tanto elementare sia stata così facilmente dimenticata. Come è possibile che delle procedure semplici di sicurezza che sono ormai entrate nel vivere quotidiano decadano così, senza ragione?”

“Heller, stiamo lavorando sodo per trovarne la ragione”.

“Sono oramai decenni che la Legge sull’intimità è spiegata nelle scuole, che si fanno esercitazioni per password che non siano i banalissimi numeri 1234 e che i bambini si esercitano ad elaborarne di complesse e ricordarle per lunghi tempi. Sono decenni che il nostro sistema ha abolito la legislazione fatta di leggi scritte per non essere capite. Ogni legge ha il suo scopo chiaramente dichiarato, la sua storia e le esatte disposizioni con esempi in modo tale da non essere soggette a strambe interpretazioni di giudici alle cozze. E il tutto è spiegato con parole semplici e accompagnato da video. Un grosso lavoro è stato fatto dalla Prima Costituente Libera e da tutte le sezioni così che non esistesse più ignoranza legata alla normativa, ma esistesse il piacere di conoscere la legge così che non fosse in mano a pochi e redatta da pochissimi”.

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